5.3.12

IL SENSO DEL NIRVANA (aggiornato)



Che in edicola non ci sia più una sega (di nuovo e mai visto) da leggere periodicamente, da almeno un paio di decenni, è dato assodato.
Un certo tipo di pubblico, a cui non basta un intrattenimento fotocopia, nulla è dedicato, per inferiorità numerica (del pubblico) e preciso intento di insultare (prima) ed eliminare (dopo) intelligenza, pensiero, creatività, idee, esigenze.

Di veramente rivoluzionario in edicola in tutto il periodo sopracitato è uscito unicamente il NAPOLEONE di CARLO AMBROSINI, e poi, il suo JAN DIX, dove l'autore riesce a coniugare brillantemente filosofia, noir, mito, arte e psicoanalisi junghiana con il fumetto popolare, rendendo accessibili e stimolanti alcuni concetti che nella vita non a tutti è dato di ponderare, tantomeno assimilare. Superfluo consigliarvi di recuperare queste testate sulle bancarelle dell'usato...

Oggi però un eccezione, con ben altri intenti filosofici e psicoanalitici, c'è: NIRVANA di Pagani Emiliano Maria e Caluri Daniele Adolf.
Un fumettino volgare (ma non gratuitamente), zozzone quanto basta, pagine in un sobrio bianco&nero che trasuda ormoni maschili, sudore d'ascelle e raffinata nobile virilità, oltre ad essere disegnato con le palle dodecagonali da Adolf Caluri.



Un albo ed un esperimento (anche narrativo, infatti i lettori medi non ci capiscono una sega nulla), ahimè, non gradito a tutti gli addetti ai lavori, a molti snob intellettuali rimbambiti dal concetto oggetto graphic novel, agli opinionisti guru trascinatori di folle, che vedo parlarne male sui loro siti, o non parlarne per nulla (ancor più grave).
Perchè Panini Comics (che produce e manda in edicola il tutto) sta sul culo a tanti.
Non mi sembra un motivo serio e sufficiente per non spingere una serie che invece meriterebbe d'esser distribuita gratuitamente all'uscita delle scuole..!

Si, va bene, è vero, quelli di Panini, secondo la mia visione di comunicazione e strategie di marketing, ha esagerato nel presentare al grande pubblico la serie con strilli pirotecnici e paroloni ridondanti (ma lo fa con tutti i suoi prodotti in realtà). In una società dove qualunque cosa viene proposta come geniale, bellissima, indispensabile, la migliore, morire dal ridere, astro nascente... certi modi son venuti a noia anche al popolo, figuriamoci agli addetti ai lavori che non vedono l'ora di sputtanare due "colleghi", per invidia, per ubriachezza d'ego.
Colleghi di cui non possiedono neanche un unghia, precisiamo...
Ma intanto Panini ha avuto il coraggio di farlo, gli altri chiacchierano e si fanno le seghine, producendo (semmai producano fumetto italiano, perchè non è detto...) cose viste, riviste, straviste: DUE COGLIONI.
Come si dice... è facile essere finocchi col culo degli altri.
E poi la cover speciale (da fumetteria) del numero uno in ODORAMA, che se gratti il culo dell'ippopotamo puzza di merda, non l'ha fatta, e mai più la farà, nessuno..!!!
Nessuno.



Insomma che leggendo questi primi tre numeri (cioè metà della miniserie bimestrale fino ad ora uscita) abbiamo capito come gira la vicenda (che non ve la racconto, ve li andate a comperare e ve li leggete, cazzo di pigri viziati che non siete altro) e si ride (ho riso) parecchio, di gusto, alle lacrime, e soprattutto ridendo all'aria aperta vicino a vecchie babbione sbigottite e ebeti genovesi tristi e invidiosi del riso altrui.
Solo però se siete capaci di ridere, allora NIRVANA avrà effetto.
Se avrete educato e raffinato, cammin facendo, il vostro essere alla meraviglia, ad un certo tipo di umorismo che, mi rendo conto, è per alcuni ma non per tutti.

Eh si... perchè c'è da aggiungere che, soprattutto nel nord Italia, non essendoci MAI stata un educazione all'umorismo, si è persa la gioia di ridere (preferendo un cabaret usa e getta fatto di idiote litanie televisive e fica, che è un po' come preferire un DJ alla musica dal vivo...), si è rarefatta la leggerezza, s'invidia chi si rallegra.
O meglio, s'invidia l'altro a causa della propria incapacità ed inadeguatezza alla vita.
Ma questo è un altro discorso di cui nessuno si accorge.

Oh, intendiamoci, troverete in rete anche delle recensioni positive.
Ci mancherebbe altro...
Esiste anche un'umanità che capisce l'intenzione e si gusta la vita.



Infine costa veramente un'inezia: 2 euro e 90 cent.
Andate in edicola miei cari 4 gatti che leggete questo ridicolo blog, che seguite le mie inutili eiaculazioni scritte.
Comperatelo, leggetelo e recuperate i vecchi numeri in fumetteria.
Vi farete del bene, vi farete del ridere.
Lasciateli stare quei noiosi boriosi, vittime e cause dei propri velenosi (per loro stessi soprattutto, a noi c'importaunagrandissimasega) malesseri, non vi fidate delle recensioni negative a prescindere.
Toccate con mano.
Masturbatevi con allegria liberatoria.


Dott. Montagliani
Odontoiatra dell'ippopotamo Stefano.




PS - Questa la cover del numero attualmente (e per un paio di mesi) in edicola.


MA... ULTIM'ORA..!!!!!!!!
ATTENZIONE, ATTENZIONE..!!!


Ecco, non posso esimermi dal donarvi quest'ultima perla sulla percezione d NIRVANA da parte dei colleghi (che sono professionisti del settore eh... sia ben chiaro).
Alcune ore fa, incontro in piazza De Ferrari a Genova, un collega soggettista/sceneggiatore che considero pignolo, incontentabile e rompicoglioni ma con buone idee.
Un uomo che lavora soprattutto in Francia, avendo sfanculato tutto il comicdom italiano.
Per questo da me ancor più apprezzato, perchè ha saputo riciclarsi all'estero con un certo stile.

Insomma che, mentre mi racconta le sue ultime vicissitudini editoriali mi dice:
"Sai, in Bonelli mi hanno bocciato 14 soggetti per Dylan Dog".
Segue botta e risposta...
- "Ma come, Dylan Dog..??? Ma che cazzo te ne frega della Bonelli e di Dylan Dog. Ma cosa ti aspetti da quei corridoi..???"
- "No, ma sai, e poi non so se hai letto NIRVANA di Pagani e Caluri. Uno schifo. Ma ti rendi conto..?"
- "Come..? Sul serio..??? Non ti è piaciuto davvero..? Strano... Ma l'hai letto bene, hai capito di cosa vuol essere un prodotto del genere in edicola..? Nirvana è una cosa che non esisteva prima e che non esisterà mai più quando è finita."
- "In Bonelli dicono così..."
- "Eh..??!!! E mi dici così..? Che alla Bonelli hanno detto che è brutto e allora fa schifo..??? Da te non me lo aspettavo... Ma scusa, pensavi di trovare trattati filosofici, psicoanalisi..?? Ma lo hai letto bene veramente..?"
- "Guarda, ho letto dieci pagine... e mi sono bastate"
- "E tu mi parli di un fumetto dopo avertne letto 10 pagine..? Un fumetto come scrive Emiliano dove la vicenda si chiude alla fine..? Ma un film lo spegni dopo 10 minuti..?"
- "Ah, ma un film è diverso, in dieci minuti capisci tutto."

Ecco, qui mi fermo.
Avevo stima professionale di questo uomo.
Ora anche basta.
E se di questo avevo stima,
figuratevi un poco cosa possono dire in giro...

Nella foto sotto, potete ammirare il senso e il peso dei miei coglioni al termine del dialogo...



L'invidia è una brutta bestia signori miei...
una brutta bestia, ma rivelatrice.
L'ignoranza volontaria poi...