30.9.12

EIDOS



"IDEA", EIDOS, viene da IDEIN, "vedere", si riferisce a un sostantivo con due significati:
- una cosa vista come forma
- un modo di vedere, una prospettiva

Le nostre invenzioni quotidiane cominciano come idee da cui successivamente deriva il potere materiale.
Ciò che non coincide è pensare ad un inventore come a un individuo prigioniero di altrui ignoranze, inerte, stressato, rabbioso, "grasso come il burro credendo d'esser potente come un fucile" citando Goering.
Il fatto che oggi ci immaginiamo come una nazione di vittime generiche denota il vuoto spirituale della nazione stessa.
Certo, non siamo un popolo che la sera tira tardi a parlare del sol dell'avvenire, preferiamo piuttosto obliare il vittimismo stesso con la collaudata ricetta tutta italiana a base di chiappe, calcio, gossip, PadrePio©, melodrammi e tragedie.

Osserviamo ancora l'idea, stavolta in trasparenza.
Ci si trova spesso convinti, da un'umanistica illusione, di esser noi a crearle con la nostra testa unica e irripetibile, con lo sghiribizzo egoico e spocchioso di chi è convinto di metter a guinzaglio la libertà del fulmine, ma: "Noi siamo vissuti dai poteri che vogliamo far credere di capire" (W. A. Hauden)

L'idea è immortale, non si abbatte, contrariamente allo stanco ideatore.
Al massimo, se dovesse soccombere, cambierebbe semplicemente veicolo, strumento, contenitore.
E continuerebbe a vivere indisturbata per decenni in qualche ripostiglio della mente, pronta a spuntar fuori a cambiare visioni, a darci una sveglia all'improvviso.

Ma domani..?
Saremo alfine stanchi degli ambiti mentali ai quali siamo affezionati e pronti alla devastante forza distruttiva delle nuove idee..?
Certamente non applicabili in prima battuta sul territorio italiano, oramai ampiamente contaminato dal vuoto e dall'inerzia.
Ma c'è tutto un mondo intorno.

4.9.12

EPICO SUPEREROICO


Chi è Talia..?
Chi è Harvey Dent..?
Quanti ricordano il ruolo di Ras Al Ghul..?
Quale è stata l'evoluzione di Gordon..?
Ricompare lo spaventapasseri..?
E la bellezza del vecchio rispettoso e commosso Alfred, sempre più preoccupato ed apprensivo..?

Insomma, se non si conosce un poco la mitologia del pipistrello fumettistico e non si ricordano bene i due film precedenti, non si può godere appieno la nuova pellicola.
Proprio per niente, nossignore.

Il film di Batman, il terzo della trilogia di Nolan, è quanto di meglio e adulto sia mai stato fatto sull'argomento cinecomics sino ad oggi.
Una parola definitiva e difficilmente superabile, se non da Nolan stesso.
Solo lui potrebbe evolvere ulteriormente il ruolo supereroico in modo serio e distaccato, ma dubito che lo faccia.
Pare che la trilogia sia compiuta e terminata l'avventura con il pipistrello.
In effetti con un finale del genere.

Ma alcuni si sono annoiati, lamentati, rimasti titubanti, pensierosi.
Che era troppo lungo, o con parti inutili, o troppo light il cattivone Bane che non è abbastanza descritto, approfondito e nemico come lo fu il Joker.
E meno male, mi permetto di dire.
Qui il nemico super non c'è, il male è qualcosa di più largo concetto, sono i soldi, la politica (a tutti i livelli), il potere.
E poi il film con il clown psicopatico nemesi del pipistrello ed arcinemico pericolosissimo è stato già fatto.
Che senso ha farne un'altro simile o riecheggiante..?
Bravo Nolan. Epico.

E poi, in fondo è un film sui supereroi dei fumetti.
un eccellente film di genere che si proietta verso qualcosa di archetipico.
Che tende spavaldo ad una mitologia della morte, del dolore e dell'espiazione.
Tutte tematiche che amo e, mi rendo conto, possono non incontrare il favore e le emozioni di molti.

D'altronde non è semplice rendere credibile un eroe dei fumetti.
E i gusti sono gusti.
Guardiamo gli altri film fatti sino ad ora, quali orrori inutili e dimenticabili.
Il ridicolissimo Capitan America, il finocchissimo bamboccione Thor, gli ultimi pallosissimi Superman, gli inutili piattissimi Vendicatori, il senza storia Ghost Rider etc etc etc.
Che invece hanno fatto la gioia di milioni di appassionati..!
Personalmente, gli unici film di genere calzamaglia e/o supereroi che mi hanno sino ad ora garbato e che considero divertenti e degni di una visione sono stati solo i due Hellboy (perchè non si prende sul serio), i primi due X-Men e i primi due Spider-man di Raimi.
Insomma, non a caso sono trattamenti diretti da registi di un certo livello immaginifico e descrittivo.

Ecco, divertente l'ultimo Spiderman con Lizard. Non mi ha annoiato.
Nonostante la pioggia di critiche negative dagli addetti ai lavori, io spezzo una lancia a favore.
Perlomeno si sono sforzati di confezionare un film abbastanza Nocturniano (chi mi capisce..?).
Un film che può interessare anche un fanciullo e un adolescente un poco cupo.
Anche se Raimi è altra storia, un raffinato giocattolaio, ci mancherebbe.

Bene, basta così.
Se lo andate a vedere, documentatevi un minimo, almeno sulle pellicole precedenti giusto per collegare personaggi ed atmosfere, altrimenti accontentatevi delle Scamarcionate italiane in uscita a SetteNbre ed il meraviglioso mondo del digitAnale terrestre (...anche se, vi dirò, il trailer di "E' stato il figlio" per la regia di Daniele Ciprì mi ha ispirato particolarmente. D'altronde Cinico TV ha avuto un senso).