26.7.12

VUOTI A RENDERE



Quel che hanno fatto della cultura non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
Eh si, lo so, è vero, mi rendo conto, ripeto sempre le stesse cose come un disco (dis)incantato.
Ma il conclamato gravissimo disastro è quanto mai pericoloso.
Orrendamente acuito dall'inesistente cibo mentis dedicato al fanciullo.

I bambini non hanno niente da leggere = il futuro è morto

No, neanche l'uomo ragno possono leggere, come ai nostri tempi della Corno, tanto meno gli altri supereroi.
Troppa continuity, se prendi un albo a caso in edicola, oggi, non ci capisci nulla.
Saghe (e seghe) troppo lunghe, spalmate su 6/8 numeri, continuity a parte.
A livello educativo, evocativo e immaginifico vale zero.
Anche se pieno di eccellenti professionisti, la meraviglia semplice ed estetica di KirbyRomitaColanBuscema non esiste più. Ma quello è anche giusto così. Forse.

Cosa rimane..?
Il Giornalino non fa testo.
Fumetti di preti simpaticoni ma oscurantisti e medioevali spot sull'amicone Jesus, li brucio in toto.
Un bel falò come buonanima Giordano subì e bestemmioni vari.
E l'auspicio che il Vaticano possa cadere quanto prima.

Bonelli e bonellidi non riesco a consigliarli a nessuno.
Disney non la prendo neanche in considerazione.
Diabolik invece lo propongo anche ai bimbi.
E anche NIRVANA.

Ciò che resta sugli scaffali appesantiti da DVD, borsefrigo e CrocifissiDaCollezione, sono glaciali paginette allegate a gadget.
Paginette con mediocri fumettini di 5/8 pagine, una precoce eiaculazione narrativa.

Perchè l'importante è far leggere poco i nostri ragazzi, cosicchè possano immediatamente tornare all'amata lobotomia del videogame (che coglie anche gli adulti, beninteso).
E chi non ama i videogiochi non s'allarmi, può rimbambirsi con infinite repliche di cartoon 24oresu24 sui tanti nuovi canali digitali.
Si, certo, meglio imparare a memoria i dialoghi di Gumball (il migliore tra i cartoni dei palinsesti), SpongeBob e Mucca&Pollo che l'attodidolore, of course.

Ma meglio e più sensato sarebbe stato che, visti i 60 anni di Tiramolla, qualcuno si fosse degnato di chiamare per proporre la stampa di un bel librozzo celebrativo sul personaggio.
Sulla nascita di un personaggio emblema del fumetto comico italiano e che conoscono anche i sassi.
Perchè magari, entità enormi come Rizzoly o Mondadory, avrbbero diffuso il cartaceo meglio di quanto possa io con ANNEXIA.

Ma invece niente, ci pensiamo, al solito, io e Giorgio, e i coraggiosi onesti appassionati collaboratori che da sempre ci spalleggiano nella ventura.

Attenzione, io sono ben fiero ed onorato di curare e mandare in stampa un volume di tal livello, per carità.
Capirete però che la cosa suoni piuttosto surreale.

Il volumotto, comunque, sarà generoso, come d'abitudine.

Nel frattempo, in Francia, le cose andavano e ancora vanno, diversamente...