20.9.10

TURCHIA 2 - ITALIA 0



Eh si cari ragassuòli, ancora i Turchi.
Che oltre ad avere varie testate satirico grottesche tutte belline ed invidiabili, come ho detto nel penultimo post, ha una bella e funzionale applicazione per cellulari normali ed Apple.



Mi spiego meglio.
La PENGUEN, casa editrice (direi la più importante) di Costantinopoli, ha sviluppato un'APP che permette di vedere (leggere) tutti i numeri della loro bella rivistina.
Sia per il nobile Iphone che per gli altri telefoni del volgo.



Scaricarla dagli store non costa nulla, leggere i contenuti disponibili costa, invece, un'inezia.
Noi in ItalJa non abbiamo nulla del genere, e ci mancherebbe altro.
Ma dico io, mica stiamo qui a pettinare le bambole...
Ah, scusate, non abbiamo neanche le riviste...



Forse qualuno potrebbe osare una cosuccia del genere..?
E chi..?

Coniglio editore..?
Mmmmhhh... non ce lo vedo proprio Animals su un supporto del genere, forse con Canemucco..?
Boh, io non me lo scaricherei, eppoi c'è già in rete...

Bonelli..?
No, troppo tradizionalisti vecchia maniera, cristallizzati, lenti ed immutabili, le robe troppo nuove e dinamiche non sono viste di buon occhio, non sono popolari nel senso che intendono loro.

Diabolik è l'unico personaggio presente negli store telematici con delle cosine graziose... ma Diabolik è un criminale ed è gestito in maniera intelligente. Quindi in Italia non fa testo, è un caso a parte, una rarità, lasciamolo nell'oblio della notte.

Magari Frigidaire..?
Ecco, si, Frigidaire ci starebbe bene, ha cose da comunicare volendo, ma credo che non abbiano voglia di modernizzarsi a tal punto, troppa fatica, sono dei pittoreschi fricchettoni e tanto basta (e meno male che son tornati in edicola con una robetta snella e non autoreferenziale).

E pensare che questi perdigiorno dei Turchi, che cito come esempio da disprezzare perchè sono dei creativi fuori tempo massimo, perdono anche del tempo a fare un sacco di gadget e ninnolame vario, come ad esempio questo Zimpatico cuscino...



Est proprio vero che noi siamo avanti anni luce, che siamo più intelligenti e non ci servono di certo queste inutili puttanate per vivere meglio, per far bello il nulla...
Eh si, ste robe moderne nel Belpaese non servono niente e a nessuno.
Quello che c'è, basta e avanza.

Avanza.
Come l'orrore.

CI SIAMO, ECCOLI..!



Si, è proprio lei, la Copertina ufficiale degli X-NERD disegnata dal nostro amichino Cammo, a cui abbiamo promesso in cambio due o tre ettolitri di vino del basso Piemonte...
Una cover epica e pornografica che ci rende assai orgogliosi.

Ma cosa ci sarà sotto questa raffinata sottoveste..?
Sarà un'unica storia lunga..?
Saranno più storie collegate tra loro..?
Ci saranno le pinup..?
E i supercattivi..?
Ebbene, su tutto questo aleggia ancora il mistero più fitto.

Vi basterà, per ora, sapere che sarà un albo in technicolor scritto da Emiliano Pagani, disegnato e letterato dal vostro Lachino bello (grazie all'ottimo font derivato dal mio alfabeto e composto dal sor Alessio D'Uva), e colorato da Andrea Piccardo.
Di 56 pagine.
Brossurato.
In grande formato.
Carta aromatizzata al gusto topa.

E cosa NON sarà..?
Beh...
Non aspettatevi il Kick-Ass de noantri.
Non c'entra nulla con Rat-Man (ma proprio nulla).
Non è una parodia di The Boys.
Men che meno è un mondo parallelo o alternativo.
Perchè noi siamo scienza, non fantascienza.

A Lucca 2010 allo stand Double-Shot.
Prima che il gatto canti tre volte.

PS - Dopo le polemiche di questi giorni, abbiamo creduto opportuno togliere i 72 loghi della Lega che comparivano all'interno della fumetteria nel disegno.

13.9.10

ANIMANERD


In principio erano i gladiatori, gli sciamani e i cavalieri, se vogliamo i primi travestiti della storia.
Poi l’allegoria si frammentò in varie direzioni.

Il NERD classico lo conosciamo tutti, è colui che ha consacrato la specie cristallizzandola nello stereotipo dello sfigato perseguitato dai più forti, segaiolo e secchione; un evergreen che lasceremo stare per rispetto della categoria evolutiva.
Subito dopo troviamo, per importanza iconografica e storico-sociale, le sottofamiglie dei metallari, i dandy, i dark, i glamour, i moods, i punk, gli emo, i jedi, le drag-queen, i wrestlers, i bikers, gli skaters, i writers, i bikers, i rockers, i rockets, i village people, i super-eroi e gli inguardabili paninari.
Tutta gente di massimo rispetto e decennale tradizione.
Ma sono altre le categorie che ci interessano.

Ad esempio ci è simpatica quella Nerd-feticista delle bestie, fatta di odori, oggetti e sapori, dell’annusare le altrui mutande o le proprie, del grattarsi dietro l’orchhio e gioire dell’umido effluvio emanato dalle dita, che poi somiglia vagamente a quello delle palle sudate.
O ancora del gesto maschio ed importante dell’annusarsi le ascelle… e altre finezze.

Ci piace anche il Nerd burlone, il cosplayer, colui che si traveste col permesso della mamma, da aggiornato archetipo secondo i dettami dell’ultima stagione televisiva, cinematografica o fumettistica.
Gente coraggiosa e narcisa che poi ci va anche in giro per le fiere del fumetto di mezzo mondo, fiero e noncurante di niente e di nessuno, idolo squilibrato e solitario.
In branco, questa specie di Nerd, ama parlare forte, gesticola a 360°, addirittura danza con gesti e convulsioni un poco anni ’80. E’ solito portare in groppa grossi zaini pieni di merendine, focacce unte e fumetti incellophanati, mascherando le imperfezioni di carattere acneico ormonale con pesante trucco di scena. Cosa curiosa è che gli esemplari femminili in generoso soprappeso, esibiscono ad ogni buona occasione, tutti i buchi di cellulite a disposizione sul loro film idrolipidico, esaltandoli spesso con stretti corpetti, vertiginosi reggimammelle, autoreggenti o più pacatamente con calze a rete a maglia larga. C’è di buono che hanno perlomeno la buona creanza di depilarsi le gambe prima dell’esposizione alla luce. Che poi, per carità, ci sono anche delle belle figliuole, se ne contano almeno una per ogni regione d’Italia.

Un’ultima sottospecie vale la pena ricordare, per dovere di citazione, quella del Nerd consapevole e fiero, quello che ci crede davvero e che vive solo nel suo noioso mondo parallelo ed esclusivo.
Sono coloro che portano il costume e lo scudo per picchiare manifestanti e dissidenti d’ogni risma, sono i conduttori e gli inviati televisivi, gli opinionisti dei salotti, i pittoreschi rappresentanti degli ordini religiosi monoteisti e politeisti, i politici psicoipnotici, i cabarettisti tristi, i leccaculo, ma la lista è troppo lunga e non ne vale la pena.

E tu di che specie sei..?

5.9.10

TURCHIA 1 - ITALIA 0



Cavalchiamo l'onda della volgarità.
Volgarità in perpetuo cambiamento ma immutabile negli addendi.
Per tutte le stagioni, peggiorativa, dissociale, sempre e comunque in mortificante evoluzione.



Mi capitò di suonare ad Istambul nel 2009 in occasione di un festival internazionale.
L'antica Costantinopoli, culla spuria d'Oriente ed Occidente, equilibrata mistura di terzomondismo in salsa europea.



Osservando goloso, come di mio solito, un chiosco di giornali sulle rive del Bosforo, caddi preda d'un sentimento di frustrazione e vergogna.



L'improvvisa inaspettata visione di una decina di riviste di vario formato et foliazione, a tema satirico volgarissimo e ben disegnato, mi costrinsero all'immediato acquisto di tutte le testate esposte.



Senza contare i grattacieli di raccolte (addirittura cartonate con tanto di nastrino rosso segnapagina) delle suddette, ad un prezzo che qui ci compri un pacchetto di tabacco West.
Ne portai via occhio e croce una decina di chili.



Le sfogliai la notte stessa dopo il concerto: cartaccia infame (peggio di quella che usa Il Vernacoliere) da quotidiano ingiallito, tripudio grafico di sterco e amenità social politiche a 360°, professionisti esclusivamente turchi più che dignitosi con alcune indiscutibili eccellenze autoriali.



Uno stile grafico e narrativo, evoluzione nobile dell'underground, accomunabile al Fluide Glacial francese ma mooolto meno fighetto.



Comunque rintracciabile anche in Inghilterra con Hunt Emerson, in America con gli autori di Mad e in Polonia con Lesniak e Dabrowski, giusto per citare qualcuno.



Mi informai, tempo dopo, in rete, scoprendo che queste genti son umani a cui han tolto il passaporto e negato l'espatrio per le vignette che hanno fatto e fanno tuttora.



... se penso a Forattini che non sa neanche disegnare mi viene da piangere.



Nel nostro terzomondo dell'intelletto la gente pensa ancora a PadrePyo.
Un cadavere.
Appunto.