26.6.11

CARS 2 - recensione minima



A differenza della prima pellicola, questa ha una storia assai più complessa per essere assimilata da un bimbetto di 5/6 anni, a cui ancora piace "solo" vedere le macchine correre, ridere di cose surreali e buoni sentimenti sparsi e con moderazione.
I signori DisneyPixar non hanno tenuto conto dei piccoli ma solo di quelli che erano piccoli ai tempi del primo film, e che quindi ora, si presume siano più grandi e capaci di narrazioni più complesse.
E alcune cose (parecchie) sono addirittura solo per gli adulti...

Comunque, preamboli a parte, ecco i concetti base.



I biocarburanti sono buoni e la benzina è cattiva.
Le vecchie macchine a benzina non vogliono morire: non è un paese per vecchi(e) macchine a benzina...
In Italia l'unica persona che comanda è il Sig.Papa che compare in un paio di situazioni come persona più importante del paese, venerato e festeggiato come un re dal popolo meccanico.
In Inghilterra comanda la regina che è una vettura rincoglionita.
In Francia ci si sofferma invece sui monumenti anzichè su figure allegoriche di cui sopra.



A Radiator Spring ci stiamo in tutto una decina di minuti o poco più, suddivisi tra inizio e fine film.
Chi si aspetta che questa sia un'avventura di Saetta McQueen che fa un sacco di corse si sbaglia, il protagonista della vicenda è Cricchetto e la sua inettitudine che poi invece scopriamo essere un pregio.



La narrazione e l'intenzione è quella di un film di James Bond, una spy story e la macchinina più figa di tutte (anche caratterialmente) è quella dell'agente segreto che ha anche le uniche sequenza spettacolari.
Il tanto pompato (e atteso dai bimbi) Francesco Bernoulli, macchinina da corsa italiana che parla in napoletano (talvolta troppo stretto per essere compreso dai fanciulli della Padania) e avversario di Saetta in ogni corsa si rivela una delusione, è una triste descrizione caratteriale dell'italiano sbruffone, mammone, odioso, borioso e rompicoglioni.



Evidente è che l'Italia e gli italiani, in questo film, ci fanno la solita figura di merda e vengono presi per il culo di brutto.
C'è anche quello che ha la cadenza genovese, a chi interessa.
Si, perchè a un certo punto, quando c'è la corsa nel BelPaese, non si capisce se siamo a Capri o alle Cinque Terre.

Tecnicamente ineccepibile, of course.
E di lunga durata.

1 commento:

  1. hahaha mi hai fatto fare un sacco di risate, perchè hai ragione!ma ovviamente erano cose he non avevo notato XD

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