23.5.10

GENOVA MESCHINA SUO MALGRADO


Sarebbe stato stupido non partecipare al Comicsday.

Una giornata di sensibilizzazione popolare nazionale verso il medium fumetto, entro i cui confini mi batto e mi arrangio.
A prescindere dalle polemiche che ci sono state (e che seguiranno ancora chissà per quanto) per bocca di chi ama fare discorsi anzichè agire (vedi la fine che ha fatto la sinistra italiana) e di cui francamente mi importa 'na sega nulla, il Comicsday è stato un fatto concreto.
Fatto che, a Genova, non ha interessato nessuno (6 partecipanti al mio evento sono nulla, 8 partecipanti all'evento con Carlo Chendi a Rapallo sono nulla al quadrato).

Ma questa, amici cari, è la LIGURIA©, terra aspra, diffidente, ingrata e miope, che viene apprezzata solo da chi ci viene in vacanza per stare tranquillo e sguazzare nel nulla (vedi la riviera, invasa da ultravegliardi e bigottissime famiglie devote al videopensiero ed alla Madonnina del Gazzo) ma incoltivabile per chi ci vive.
Fate attenzione però, io STO PARLANDO DEGLI UMANI SISTEMI CHE LA DIMORANO, NON DELLA MERAVIGLIA URBANA CHE MI è INDISPENSABILE OGNI GIORNO.
Nonstante le moderne tecniche ortofrutticole, non si riesce a far germogliare qualcosa che abbia una parvenza di ben fatto, manco l'ortica. Ancorchè ci si riesca (una volta ogni 10 anni potrebbe accadere) si diventa nudi bersagli della leggendaria velenossissima critica dei GGGenovesi invidiosi (disturbati nel loro sonnambulismo da qualcuno che fa qualcosa oltre la linea d'orizzonte del loro naso).
Qualcuno dirà: "Non è vero, io ho organizzato questo, e poi quella li ha organizzato quell'altro".
Sapete meglio di me che quelli che hanno in mano le manifestazioni (e a cui arrivano i soldi per farle) sono i soliti noti (e soprattutto le solite note) del quartierino, amici di assessori d'occasione, protetti della sindaco, etc etc...
Genova è in mano ai sinistri della sinistra ed all'Opus Dei (vi ricordo che qui sono di casa Bertone e Bagnasco...).
Siamo in Italia e sappiamo TUTTI benissimo come funzionano queste dinamiche malate.
Quelli che riescono ad accaparrarsi la grana per creare grandi cagat eventi, riescono solo perchè lo hanno messo nel cul... hanno ottime capacità e lo meritano perchè str... aordinari esseri umani.
L'assessore (o chi per esso) finge un'iniziale entusiasmo a qualsivoglia progetto, poi, dopo mesi (che devono obbligatoriamente trascorrere perchè egli è uomo impegnato a scaldare cellulari con l'orecchio), comincia a non rispondere alle chiamate, a farsi negare, etc etc.

Ho tentato molte volte (nei 18 anni che vivo qui) ad organizzare qualcosina ma ho alfin dedotto che non gliene frega un cazzo a nessuno, tantomeno alla gente comune che non si interessa a nulla se non ai propri affari, umani o economici che siano.

Qui manca la scintilla creativa popolare e nelle alte sfere (non per niente da qui sono usciti cantautori piagnoni ed alcolizzati e cinici comici d'intelligente, talvolta, perfidia), la perpetua proposta delle solite cose (la Resistenza è diventata, oggettivamente, come vedere Amici della De Filippi ogni anno) accompagnata dalla grave carenza di servizi alla cittadinanza (e al turista) sul groppone.

Ma un'altra finezza mi preme donarvi.
Mentre si organizzava l'evento Comicsday al Berio Caffè, un caro amico si è occupato (tra le altre cose, anche economiche), con la sua agenzia di comunicazione, di rompere i coglioni alle sedi locali dei quotidiani per ottenere articoli et spazi pubblicitari nelle solite pagine del "cosa succede in città".
Molto bene.
Siamo usciti con un quindici righe su Repubblica per ben tre giorni consecutivi ma sul famoso GIORNALE DEI LIGURI Il Secolo XIX manco l'ombra. Perche mai???
Siamo brutti?
Ci puzzano i piedi?
Picchiamo le vecchie?
Traffichiamo bambini nelle cattedrali?
Niente di tutto questo signori miei.
Il fatto è che secondo la logica del moderno giornalismo commerciale (e stronzo), se Repubblica da la notizia prima del Secolo XIX, allora si offendono e non ti pubblicano neanche un necrologio.
Lorsignori vogliono l'esclusiva.
Non sono mica un quotidiano che (essendo regionale per natura) offre o si sforza di offrire alla cittadinanza che li legge al bar tutti i giorni, un servizio di cronaca capillare di eventi sul territorio.
Macchè... Fanno i fighi.
Fanno buoni e cattivi.
Se ne fottono dell'etica.
Proprio per questo sono inutili, e di conseguenza sono anche il quotidiano più letto della Liguria. E ho detto tutto...
Veniteci in vacanza in Liguria eh...?
Mi raccomando.

PS - Come piccola chiosa mi preme citare una frase del mio amico Giovanni:
"Magari quando saremo morti qualcuno si vanterà che eravamo liguri!"

4 commenti:

  1. ma sarà che troppa visibilità rende il personaggio troppo comune? I riflessi del Pasol meritano specchi ben più attenti di quelli dietro un bancone di un bar...

    RispondiElimina
  2. amico mio
    vero anche è che bisogna offrire al popolo occasioni di godere di nuove visioni, magari fastidiose o affini, ma pur sempre meglio che aria fritta.
    Le loro risate, poche o tante che siano, sono per me il più grande piacere e conquista.
    Altro, in realtà, non chiedo.

    Laca

    RispondiElimina
  3. ..in effetti i miei piedi puzzano :)
    peraltro che dire?
    PERCHE' TANTO ODIO? (cit.)
    http://www.slimmit.com/go.asp?8CI
    --
    Mattia

    RispondiElimina
  4. Non è detto Mattia..!
    Potrebbero invece essere 300 e passa, come quelli che ci saranno a vedermi con l'Orchestra Bailam al Suq, ben presto, a Giugno.
    Per i fumetti il problema sta nell'esporre in un posto tattico ed il Berio Caffè (oltre al piacere di organizzare tra amici) è un posto relativamente tattico, nonstante il viavai della biblioteca.
    Lo dimostra il fatto che quando sono al banchetto a vendere dvd/cd usati e Pasol/Pasolik, genovesi che acquistano ce ne sono tanti...

    RispondiElimina