5.4.10

QUANDO MUORI TI LEVANO


Amici cari
è con immensa gioia che ospito nel mio umile blog, la parola di un'illuminata bestia nonchè collega di ventura musicale.
Ricevo e volentieri pubblico il pensiero dell'uomo cazzocentrico.
Benvenuto Luciano..!

...

"Ragazzi scusate, quando sono ispirato mi viene da sfogare concetti.
Non è che ve li voglio propinare per forza, anzi se non vi va mandatemi pure a cagare... ma non davanti a un posteggio...

Stamane uno mi ha dolosamente (dolo inteso come intenzionalità) "bruciato" al parcheggio. Divorato dalla fretta, livido in faccia, ignaro di tutti e di tutto ciò che non fossero gli estremi cazzi suoi, si è vilmente incuneato nello spazio libero residuo, mentre io assestavo con calma la manovra, mentre ero impegnato, ignaro del sopraggiungere alle mie spalle di questo cinico sicario di posteggi.

Il mio primo moto, per reazione, è stato quello di mandarlo a cagare. Poi mi sono visto perdente, come lui, in uno scenario apocalittico urbano, a recitare la scena della scazzottata in mezzo a passanti indifferenti.

Immaginandomi uno dei recitanti, nel potenziale prosieguo delle mie imprecazioni al sicario, questa miserabile scena, nella sua pochezza, sarebbe stata una delle tante che accadono ogni giorno nell'indifferenza generale. Una di quelle situazioni guardate semmai con disprezzo dall'osservatore distratto, neanche degne di essere raccontate al collega durante la pausa caffé.

Ma in un caso questa ignobile litigata mattutina sarebbe stata ricordata: in caso cioè di ferimento e decesso di uno o dell'altro litigante.

Parlo proprio di morte, di sirene, di ospedale, di pronto soccorso, di parenti, di preti, di "lo stiamo perdendo", di incredulità, di angoscia, di madri disperate, di sgomento, di dolore cieco, di ragione che non trova ragioni.

"Colpito da cacciavite all'addome"… "morto per futili motivi" - già le vedo le locandine fuori dalle edicole rionali - "il ragioniere si trasforma in killer"... "lite in centro: è tragedia".

Che mondo meschino..!
Puoi avere ragione da vendere, ma questo sarà assolutamente trascurabile!
Puoi essere un genio ma all'improvviso diventi un teppista da strada, un fallito qualsiasi!
Non dipende da nessuno: è il destino che tira i dadi!

Tra i detti calabresi che mia mamma snocciola come perle di antica saggezza popolare (e che io mi appunto con pazienza certosina), c'è questa: "quando muori ti levano!".

Si, proprio così, ti prendono e ti levano, come un copertone perso da un camion in tangenziale.
Ma che importa! Tanto arriveranno altri a picchiarsi per un posteggio dopo di te, a ripetere la scena magari proprio nello stesso luogo, magari davanti ai fiori di plastica anneriti dal tempo e dallo smog, che qualcuno aveva legato al palo del senso unico, quei fiori ex voto che chi ti voleva bene ha posto per te all'incrocio, sullo svincolo, allo stadio, davanti alla discoteca, nell'ultimo luogo dove ti hanno visto vivo, prima che un cacciavite ti venisse conficcato nel fegato in una lite futile finita in tragedia.

Beh, adesso che siete arrivati in fondo ve lo posso anche dire: non mi è successo niente di tutto questo.
Nessuno ha ferito la mia sensibilità, nessuno ha tramortito il mio amor proprio, nessuno ha calpestato il mio orgoglio. Non devo reagire in nessun modo, non devo implicarmi in nessuna scelta tra il difendermi e il subire. Il posteggio l'ho trovato stamattina - botta di culo - e me lo sono preso comodo e indisturbato.

Era solo un pretesto per scrivere un pensiero su quanto siamo diventati cinici, aggressivi, bruti.
Ma se domani uno vi fotte, così, all'improvviso ?

Non pensiamo che sarebbe stato meglio per noi vivere in un'altra epoca. Questa è la nostra con le sue pecche e i suoi difetti. D'altronde sia nella finzione cinematografica che nella sua vita reale perfino James Dean s'è schiantato in macchina nei radiosi anni sessanta, forse proprio nel momento in cui aveva scelto di dimostrare qualcosa a sé stesso... o a qualcuno..!

Luciano"

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